Guenzi e Carnesi in acustico al LuceFest

Il Quotidiano del Sud
Guenzi e Carnesi in acustico al LuceFest

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Due protagonisti della scena cantautorale italiana a San Pietro Magisano: al LuceFest il concerto in acustico di Lodo Guenzi e Nicolò Carnesi


UNO speciale concerto acustico con “Lodo” Lodovico Guenzi e Nicolò Carnesi, due protagonisti della scena cantautorale italiana contemporanea colorerà di musica la serata di domenica 7 settembre il LuceFest di San Pietro Magisano (Cz), con inizio, a ingresso libero, dalle 21.30.
Lodo Guenzi è uno dei membri fondatori de Lo Stato Sociale, coi quali ha pubblicato quattro album, suonato in palazzetti sold out e cavalcato il palco del teatro Ariston durante il Festival di Sanremo. Giudice di X-Factor, conduttore radiofonico e televisivo, attore, Lodo è anche drammaturgo e porta in tournée nei teatri italiani diversi spettacoli a sua firma.

Nicolò Carnesi fa parlare di sé fin dal suo esordio, poco più che ventenne, nel 2012. Di origine palermitana, in poco tempo attira le attenzioni di addetti ai lavori, stampa, musicisti affermati, discografici per la sua incredibile capacità comunicativa e un approccio ironico, personalissimo e disincantato alla quotidianità.

Con “Ananke”, il suo quinto disco, Nicolò Carnesi mette al centro il Mito, dando voce a un’esigenza profonda: entrare in contatto con dimensioni che, pur estranee al nostro tempo, lo attraversano, rivelandone le crepe. Da qui il titolo, “Ananke”: figura della mitologia greca, dea del Destino e della Necessità, che rappresenta la forza che sovrasta la volontà. È il limite e la legge, ma anche il tentativo di sfidarla, l’illusione del controllo che si frantuma di fronte a un ordine più grande, immodificabile, cui gli eroi si oppongono invano.

ANANKE

Otto tracce che partono dal cantautorato per evolversi in una dimensione strumentale, aprendosi a scenari onirici e perturbanti: i riferimenti si dissolvono in un surrealismo distopico, proiettando l’ascoltatore in un futuro dove le emozioni, ormai frammentate, diventano sfumature sonore evanescenti. Così, chi ascolta si confronta con i propri archetipi, si lascia avvolgere dalla narrazione e infine la trascende.

Musicalmente, “Ananke” è un album che abita la notte, la dimensione in cui è nato: un tempo sospeso, che conserva il seme del giorno a venire. I suoni emergono in modo fluido e indefinito, come i sogni, senza essere confinati in strutture prestabilite, mentre sintetizzatori, chitarre fuzz e campionamenti di vinili danno voce concreta alle suggestioni nate dai racconti. Fin dal suo esordio Nicolò Carnesi si è
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