Venezia 82, Carlo Rambaldi in 3D «per le nuove generazioni»

Il Quotidiano del Sud
Venezia 82, Carlo Rambaldi in 3D «per le nuove generazioni»

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La nipote di Carlo Rambaldi, Cristina, parla di “Alien Perspective” a Venezia 82: un’esperienza di realtà virtuale diretta da Jung Ah Suh e da lei prodotta


Il mondo conosce Carlo Rambaldi come il tre volte vincitore del premio Oscar per gli effetti speciali (Alien, E.T., King Kong), per essere il padre della meccatronica, e soprattutto, come molti critici hanno riconosciuto, per essere riuscito a ricavare poesia dall’incontro tra arte e tecnologia.
Tra i progetti portati a Venice Immersive, la sezione di Extended Reality (XR) dell’82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il mondo di Rambaldi sarà presente a Venezia 82, fino al 6 settembre, con “Alien Perspective”, un’esperienza di Realtà virtuale diretta da Jung Ah Suh e prodotta dalla nipote dell’artista, l’attrice Cristina Rambaldi, con il supporto della Fondazione culturale Carlo Rambaldi.

«Si può entrare letteralmente in uno dei suoi dipinti e nella sua collezione, è un viaggio dentro il suo processo creativo e in qualche modo dentro la sua mente e la sua storia, perché ci sono tanti riferimenti personali», così la nipote Cristina racconta la mostra dedicata a Rambaldi e ora a Venezia 82. E aggiunge come per lei è importante che non si tratti di un semplice «omaggio nostalgico, ma un invito a guardare al futuro che diventi una sorta di ponte generazionale».

Com’è nata l’idea di portare al pubblico questa “esperienza” di Rambaldi?

«Nel 1993, con l’avvento di Jurassic Park, arriva la Cgi e il contributo di Rambaldi a Hollywood inizia a diminuire. È allora che è tornato alle sue origini di pittore e scultore – lui nasce come artista visivo (aveva studiato all’Accademia di Belle arti di Bologna) – e lo fa portando con sé quel bagaglio immaginifico preso negli anni del cinema con il suo carico di visioni spaziali e aliene. Negli ultimi anni della sua vita crea la collezione “Atmosfere spaziali”, uno degli aspetti meno conosciuti di Rambaldi. Noi siamo partiti da lì e ci siamo chiesti come fare a tradurre l’eredità visionaria e futuristica di questo artista in un linguaggio che possa essere accessibile, comprensibile e intrattenere una nuova generazione».

Proprio con le nuove generazioni Carlo Rambaldi era molto generoso, anche con la sua presenza nelle sc
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