Parte subito col botto il “Reggio Live Fest 2025”, la nona edizione del grande festival ideato e organizzato dalla Show Net di Ruggero Pegna con il contributo della Regione Calabria nel quadro degli “Eventi di Grande Interesse Turistico – Pac Calabria 2014 – 2020 – brand Calabria Straordinaria”, e la compartecipazione di Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria, rispettivamente con i brand Reggio Calabria Cuore del Mediterraneo ed Anima Autentica, per volontà del sindaco Giuseppe Falcomatà. In diecimila arrivati da tutta la Calabria hanno gremito il Lungomare e le aree adiacenti per la prima delle sette serate consecutive di grandi concerti del Festival, che ha avuto inizio con lo strepitoso omaggio a Lucio Battisti di Maurizio Vandelli, nel ventisettesimo anniversario della scomparsa, avvenuta prematuramente il 9 settembre del 1998.

Fu Vandelli, infatti, con la sua Equipe 84 a portare in vetta alle classifiche il brano “29 settembre”, il primo grande successo di quello che, da molti, è considerato il numero uno dei cantautori. Intitolato “Emozioni garantite”, come il libro con doppio Cd pubblicato dal mitico musicista, il live di Vandelli ha mantenuto fede alla promessa e alle attese, trasformando il Lungomare in un immenso coro. Tutti a cantare successi senza tempo con lui e la sua magnifica band: Alessio Saglia, tastiere, David Casaril, batteria, Massimiliano Gentilini, basso, Claudio Beccaceci e Gian Marco Bassi, chitarre. Una immersione di oltre due ore nella migliore musica d’autore, quella intramontabile, che a distanza di decenni continua ad emozionare e far cantare, capace di accorciare il tempo, unendo ragazzi di varie generazioni con suoni e testi sempre vivi, attuali, indelebili nella memoria e nell’animo.

Un concerto che voleva essere un vero raduno di fan del grande cantautore di Poggio Bustone e così è stato, tra applausi, cori, luci di telefonini. Tra aneddoti e ricordi della particolare e profonda amicizia e del rapporto di collaborazione, Vandelli con il suo “canta Battisti” ha confermato che certi successi non hanno età. Personaggio autentico e carismatico, con la sua voce inconfondibile e la sua figura iconica, ha dispensato emozioni fortissime, conquistando il cuore di tutti coloro che lo hanno osannato dal primo all’ultimo brano.

Una dietro l’altra, accompagnate dai testi sull’immenso ledwall, tra suggestivi disegni ed effetti di luci dell’imponente palcoscenico, sono arrivate hit memorabili come Con il nastro rosa, Amarsi un po’, Pensieri e parole, Nel Cuore nell’anima, I giardini di Marzo, ed ancora Io vivrò, Io vorrei non vorrei, Emozioni, La canzone del sole, Il tempo di morire, Un’avventura, Il mio canto libero, Non è Francesca, per finire con i brani più popolari dell’ Equipe 84. Mani alzate e migliaia di voci hanno accompagno il gran finale con Tutta mia la città, Ho in mente te e Umanamente uomo rock.

Commovente la dedica al tema della Pace nel mondo, con l’esecuzione di Imagine di John Lennon. Da sottolineare i duetti con la presenza virtuale sul grande schermo di Dodi Battaglia con “Il tempo di morire”, Fausto Leali con “Pensieri e parole”, Donatella Rettore con Il mio canto libero e Shel Shapiro con Io vivrò. Va in archivio così una notte magica, un trionfo che superato ogni attesa, un live già storia del festival. La serata è stata introdotta dalla conduttrice Elena Prest
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