Festa Madonna, Falcomatà al cero votivo: “Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per te, Reggio”

Offerta Cero Votivo settembre ()

Nel tradizionale discorso del cero votivo alla Madonna della Consolazione, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha rinnovato la devozione della città alla sua Patrona. Davanti all’arcivescovo, al Capitolo Metropolitano e al clero reggino e bovese, il primo cittadino ha espresso l’omaggio della civica amministrazione, sottolineando la speranza e l’emozione che ogni anno accompagnano questo momento solenne.

«Porgere questo saluto da primo cittadino è sempre un’emozione unica – ha detto – e quest’anno, dopo quasi dodici anni, lo provo per l’ultima volta».

Dodici anni di amministrazione e nuove sfide

Falcomatà ha ripercorso i suoi anni da sindaco, ricordando il cammino fatto insieme alla comunità e le sfide ancora da affrontare. Ha rivolto il pensiero ai cittadini che hanno scelto di restare a Reggio e a quelli che, pur vivendo altrove, conservano nel cuore la speranza di tornare.

Un passaggio importante è stato dedicato al PNRR e agli investimenti già in corso: «Con oltre un miliardo di euro di risorse investite – ha sottolineato – quel piano, che per molti era solo un acronimo, per noi significa salute, cultura, progresso, ambiente. Significa migliorare la vita dei nostri concittadini».

Inclusione, diritti e storie di vita

Il sindaco ha ricordato l’apertura del primo centro “Dopo di Noi” a sostegno delle persone disabili, sottolineando la necessità di guardare alle fragilità come priorità della comunità. Ha evocato la storia simbolica di “Marta”, una delle tante persone che oggi hanno finalmente un futuro garantito anche dopo la scomparsa dei propri cari.

Falcomatà ha ribadito che «finché tutte le Marta della nostra città non avranno un futuro, non ce l’avrà nessuno di noi».

Una città che resiste e rinasce

Il primo cittadino ha richiamato il coraggio dimostrato dalla città durante la pandemia e la rinascita vissuta attraverso nuove piazze, parchi e spazi culturali. Ha ribadito l’impegno per il rilancio turistico ed economico della città, citando il futuro Museo delle Culture del Mediterraneo.

Ma ha anche lanciato un monito: «Aiutaci, Madre celeste, a difendere la nostra anima autentica, i nostri colori e le nostre tradizioni».

Lotta alla ‘ndrangheta e difesa dei diritti

Uno dei passaggi più intensi è stato dedicato alla lotta contro la criminalità organizzata: «La ‘ndrangheta non si combatte vergognandosene, ma affrontandola a viso aperto con le armi della legge».

Falcomatà ha ricordato la trasformazione di luoghi simbolo della malavita in centri sociali, teatri e case rifugio per donne vittime di violenza, a difesa delle nuove generazioni e dei loro diritti.

Pace, accoglienza e apertura al mondo

Riprendendo un passaggio dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, il sindaco ha sottolineato il ruolo di Reggio come città dell’accoglienza, esprimendo vicinanza al popolo ucraino e a quello palestinese.

«Non è possibile essere locali senza una sincera apertura all’universale» – ha ricordato – richiamando la vocazione mediterranea e solidale della città.

Il valore del “pubblico”

Falcomatà ha poi posto l’accento sul valore del pubblico come fondamento del futuro: dalla scuola agli asili, dai concorsi basati sul merito ai servizi essenziali. «Pubblico vuol dire tutti, senza distinzioni», ha ribadito.

Un commiato carico di emozione

Nel finale, il sindaco ha parlato a cuore aperto: «Ho un po’ di paura, come ogni persona quando si conclude l’esperienza più bella della sua vita. Ma non ho rimpianti. Tutto quello che ho fatto e farò, fino all’ultimo giorno, l’ho fatto soltanto per te, Reggio».

Falcomatà ha ravvivato la promessa di figlio verso la Madre, chiedendo alla Madonna della Consolaz
Leggi originale

Author: amministratore