Il Premio Nello Vincelli è andato quest’anno a Nicola Gratteri. Nell’incantevole cornice del Parco Verde di Salice è andata in scena la trentaquattresima edizione.
Dopo i saluti del Presidente Fortunato Scopelliti, il riconoscimento è stato presentato dal giudice Saverio Mannino, già Presidente di sezione della Corte di Cassazione e anche lui insignito del riconoscimento ben 25 anni fa. Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli e simbolo della lotta alla ‘ndrangheta, accanto al rigore professionale, coltiva un impegno civile e sociale.
È quello di parlare agli studenti delle scuole e dell’Università del Paese. La motivazione con la quale Nuova Solidarietà ha deciso infatti di conferirgli il Premio Solidarietà è la seguente: “Per il tenace ed instancabile servizio nella Magistratura sul fronte della legalità e della giustizia. Col suo impegno civile e professionale, sensibilizza giovani e studenti, promuovendo la cultura del riscatto da ogni sopraffazione sociale, con incontri e confronti costanti, nelle scuole e nelle Università del nostro Paese. La sua testimonianza sostiene con forza l’importanza dell’istruzione e dell’educazione quali fondamenta irrinunciabili per costruire una società più giusta e, soprattutto, per essere cittadini liberi e responsabili”.
Un evento partecipatissimo, moderato dal giornalista Francesco Scopelliti, con la presenza delle autorità e di tantissimi cittadini. Da registrare anche l’intervento della Garante regionale dei detenuti avv. Giovanna Russo, anche lei cresciuta in Nuova Solidarietà, che ha ricordato un rapporto consolidato nel tempo con il Procuratore.
Le parole più belle sono però quelle di Gratteri: “E’ la prima volta che ricevo un premio in città ed è per me importante perché viene dal basso, dal volontariato, conoscendo i sacrifici che comporta, perché anch’io ho sempre creduto nella cultura del dono e dell’impegno civico di chi ogni giorno lotta per il bene comune”.
Gratteri ha ricordato gli anni alla Procura di Reggio Calabria, “intensi, complicati, ma bellissimi”, non tralasciando le difficoltà: “Anni importanti dove non sono mancate le ostilità”.
Dopo alcuni passaggi su temi di centralissima attualità come la riforma della Giustizia, è arrivato l’appello ai ragazzi:
“Studiate, studiate sempre. Fate in modo che tra qualche anno stando due tre giorni lontani dai libri, vi sentirete mancare qualcosa. State a casa in pigiama, sui libri, costruendo giorno dopo giorno quel bagaglio di conoscenze che vi renderà liberi ed invincibili. Puntate sulle vostre forze, senza scorciatoie. Perché è importante sapere le cose piuttosto che conoscere qualcuno”.
Dopo uno spazio dedicato al confronto con giovani studenti del territorio, la serata è stata allietata dal Complesso bandistico ‘Euterpe’ diretto dal M° Giuseppe Maira, con la partecipazione degli artisti Fulvio Cama, Lorenzo Albanese, Claudia Vadalà, insieme al Coro polifonico San Paolo diretto da Carmen Cantarella.