Basilicata, SmartPaper, il caso delle sedi

Il Quotidiano del Sud
Basilicata, SmartPaper, il caso delle sedi

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SmartPaper, scoppia il caso. In una comunicazione dell’Ati ai sindacati “spariscono” Tito e Sant’Angelo Le Fratte. I sindaci lanciano l’allarme. L’assessore regionale Cupparo: «Spero che sia un errore»


Il rischio ora è il trasferimento. Dopo la soddisfacente conclusione del tavolo Smartpaper in Regione di mercoledì, dove si è appreso che il cambio relativo all’appalto Enel manterrà intatto il livello occupazionale dei 380 dipendenti lucani legati alla commessa, una nuova preoccupazione torna a serpeggiare sul futuro dei lavoratori ex SmartPaper: la possibile “sparizione” di alcune sedi lucane dove in cui in questi anni sono stati impiegati.

SMARTPAPER NUOVO RISCHIO PER I LAVORATORI LUCANI

Il rischio si annida tra le pieghe di una comunicazione. A lanciare l’allarme per primi i sindaci di Sant’Angelo Le Fratte, Satriano di Lucania e Tito, che in una nota congiunta hanno infatti sottolineato «la necessità imprescindibile di mantenere le sedi territoriali del Melandro e della provincia di Potenza, per le quali non sono state fornite adeguate garanzie».

POSSIBILE SPARIZIONI DI ALCUNE SEDI LUCANE

A far sobbalzare i sindaci sulla sedia un passaggio della comunicazione sul cambio d’appalto inoltrata venerdì scorso dalle subentranti Accenture e Datacontact «ai sindacati – spiega il primo cittadino di Tito, Fabio Laurino – in cui si chiede anche di aprire un tavolo per definire la modalità di lavoro, che può anche essere quella dello smart working, e si illustra il cambio di tipologia del contratto che da metalmeccanico assumerà invece la dimensione del contratto collettivo nazionale per le telecomunicazioni.

SMARTPAPER LA COMUNICAZIONE

Nella stessa comunicazione tuttavia, viene fatto riferimento al fatto che le sedi operative del raggruppamento temporaneo di imprese idonee a gestire le attività oggetto dell’appalto di maggiore prossimità rispetto alla sedi ove è attualmente gestito il servizio sono Bari per Accenture e Padova per Datacontact Matera». Sparirebbero se così fosse, Tito e Sant’Angelo Le Fratte, dove il lavoro sulla commessa Enel è andato avanti negli ultimi 25 anni.

SPARIREBBERO LE SEDI DI TITO E SANT’ANGELO LE FRATTE

«Il mantenimento di queste sedi, quindi, non è garantito, tanto è vero che nell’incontro in Regione non si è fatto alcun cenno alla territorialità», spiega Laurino.

Ci sarebbe l’ipotesi dello smartworking, accennata nel documento inviato ai sindacati, e su cui le subentranti si sono infatti dette disponibili a discu
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Author: amministratore