Il Quotidiano del Sud
Il “campanilismo” che frena l’Italia: quando l’autonomia locale ostacola lo sviluppo
Nonostante i benefici evidenti, i Comuni italiani resistono alle fusioni, preferendo l’autonomia locale al bene collettivo.
I Comuni italiani non sono propensi a fondersi. Anzi: paiono non propensi a fondersi quando i processi di fusione sono calati dall’alto anziché costruiti dal basso, attraverso politiche di associazione dei servizi pubblici, di convergenza degli interessi collettivi e di concertazione degli obiettivi istituzionali. Il prevalere dei cosiddetti “campanilismi” è in tanti casi così evidente che risulta assiomatico anche a chi non si occupa di politica e di pubblica amministrazione. Vi è prudenza (in molti casi vera e propria diffidenza) nella collaborazione verso politiche di interesse generale, verso la gestione condivisa del territorio, verso la risoluzione delle problematiche amministrative comuni.
AUTONOMIA LOCALE, DUE ESEMPI SIGNIFICATIVI: ISCHIA E L’ALTOPIANO DI ASIAGO
Quello che risulta alquanto curioso è che tali dinamiche prevalgono anche laddove non lo si immaginerebbe, ossia in quei contesti urbani e territoriali in cui la fusione dei comuni (a volte anche la semplice unione dei Comuni o l’associazione dei servizi) potrebbe senza dubbio costituire una soluzione vantaggiosa per la tutela e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Due esempi calzanti in tal senso (molto diversi e distanti tra loro, ma con interessanti analogie) sono l’Isola d’Ischia (in Campania) e l’Altopiano di Asiago (in Veneto) nei quali, per motivi di lavoro, ho avuto la fortuna di risiedere rispettivamente per circa un anno.
Entrambi i contesti, infatti, sono caratterizzati da una situazione di isolamento dovuta alla posizione geografica: Ischia è un’isola situata nel golfo di Napoli di circa 46 chilometri quadrati, distante oltre 20 km di mare dalla terraferma e oltre 30 km di mare dal capoluogo di provincia, suddivisa in sei Comuni: Ischia, Forio, Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Serrara Fontana. L’Altopiano di Asiago è appunto un altopiano
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