Lamezia, Anac al comune: «Incarichi legali ad avvocati esterni violano il codice dei contratti»

Il Quotidiano del Sud
Lamezia, Anac al comune: «Incarichi legali ad avvocati esterni violano il codice dei contratti»

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L’Anac accusa il Comune di Lamezia Terme di gravi irregolarità nella gestione degli incarichi legali, affidati a tre avvocati esterni dal 2011.


LAMEZIA TERME (CATANZARO)- Il Comune di Lamezia Terme dal 2011 (e con proroga sino al 31/03/2026) ha affidato la gestione del contenzioso in modo continuativo o periodico a tre avvocati esterni «disattendendo in maniera del tutto arbitraria il Codice degli Appalti». Lo ha stabilito l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) con delibera n. 335, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 23 luglio 2025. L’amministrazione comunale ha, infatti, affidato gli incarichi legali assegnando ai tre professionisti un corrispettivo mensile predeterminato che «non tiene in considerazione la quantità né la qualità del servizio prestato dagli avvocati, con un importo pari alla retribuzione annua prevista attualmente dal Ccnl Funzioni locali per l’Area dei Funzionari con differenziale stipendiale zero, aumentato dell’indennità di amministrazione prevista dall’ente locale».

AFFIDATI 2100 INCARICHI

«Per esternalizzare i servizi legali – scrive Anac – è imprescindibile rispettare i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità senza tralasciare il principio di rotazione degli incarichi. L’elevato numero di conferimenti ai tre professionisti, da parte del Comune, ha determinato ingiustificate rendite di posizione in favore dei tre legali che hanno ricevuto 2.100 incarichi in assenza di un apparato motivazionale idoneo a supportare la totale esternalizzazione degli incarichi a favore dei medesimi avvocati».

LE MOTIVAZIONI DELL’AUTORITÀ
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Author: amministratore