Maratea, il comune escluso e il Porto concesso a un privato

Il Quotidiano del Sud
Maratea, il comune escluso e il Porto concesso a un privato

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Una società privata si aggiudica il porto di Maratea per 15 anni. Il Comune e Legambiente protestano e potrebbero ricorrere al Tar.


MARATEA – La vicenda dell’affidamento in concessione del Porto di Maratea sta facendo discutere da molti mesi e sicuramente è destinata a far discutere ancora per molto tempo. Dopo il completamento della procedura ad evidenza pubblica è stato individuato il soggetto gestore, eppure la parola fine potrebbe essere ancora lontana: anzi, la partita sembra davvero appena cominciata poiché potrebbero piovere i ricorsi.

Segnatamente, con determinazione dirigenziale, l’Ufficio del Demanio marittimo, partendo dal presupposto secondo il quale «in caso di ricezione di domande di concessione concorrenti, l’Ufficio competente deve individuare, con modalità trasparenti e competitive, l’istanza che garantisca la più proficua utilizzazione della concessione», ha stilato la graduatoria che ha premiato una società privata marateota, la «Evolvia Service srl» (nata a marzo di quest’anno, ndr), che con un punteggio pari a «83,00» ha preceduto la «Achillea srl» («79,96») e la «Mercatore srl» («53,50» punti).

ESCLUSI DALLA GARA IL COMUNE E ALTRE SOCIETÀ

Tuttavia, in seguito al lavoro della Commissione istruttoria, che ha formulato la graduatoria provvisoria di merito, sono stati esclusi i privati Delfino srl; Dea Maris srl; Chiappetta Manuel e il Comune di Maratea «per difformità sostanziale delle superfici» rispetto a quelle «indicate nell’avviso pubblico». Ma le istanze di queste società e del Comune facevano leva sulle uniche superfici che, a loro avviso, possano essere affidate e che, quindi, non corrisponderebbero all’intera area ma meno: da qui la discrepanza.

D’altronde, sappiamo come da tempo il Comune si batta contro quella che ha definito come «una privatizzazione del Porto». Evolvia Service srl gestirà il Porto per 15 anni e l’affidamento in concessione è stato rimandato «a successivo provvedimento dirigenziale». Dunque si è materializzato quanto temuto al sindaco della Perla del Tirreno, Cesare Albanese, circa un affidamento che comprendesse l’intera area portuale. Adesso, è facile immaginare che dagli esclusi possa essere intrapresa la via del Tar.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MARATEA AVEVA GIÀ RICORSO CONTRO IL PROV
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Author: amministratore